
Bolsonaro in carcere
Mentre le acque del Sud America vedono una massiccia presenza militare USA, in Brasile l’ex Presidente Bolsonaro viene portato in carcere.

Mentre le acque del Sud America vedono una massiccia presenza militare USA, in Brasile l’ex Presidente Bolsonaro viene portato in carcere.

I rumors che vogliono una politica italiana oramai contraria al proseguo del conflitto vengono smentiti, o comunque grandemente ridimensionati. L’Italia continua, come usuale, oramai da inizio aggressione, a essere contraria a una risoluzione delle controversie attraverso la guerra ma, a maggior ragione nel caso dell’Ucraina, riconosce i ruoli di paese aggredito e aggressore e, di conseguenza, in linea con quanto deciso dagli alleati UE e NATO, prosegue ad appoggiare Kiev.

Non sono solo i missili russi a determinare il destino dell’Ucraina. È il silenzio dei corridoi, le firme truccate, i contratti gonfiati, le centrali nucleari vulnerabili. Lo scandalo Energoatom, cento milioni di dollari evaporati tra tangenti e appalti, non è un caso di cronaca: è il termometro della resilienza di uno Stato sotto doppio assedio. A Varsavia, Rebuild Ukraine 2025 celebra la ricostruzione e promette miliardi di investimenti, ma Bruxelles e Washington osservano con prudenza militare: la credibilità internazionale di Kiev, la coesione europea e la solidità della NATO si misurano oggi nella capacità del Paese di trasformare corruzione e vuoto interno in disciplina e forza reale.

L’ISF rappresenta un modello avanzato di stabilizzazione urbana, integrando comandi multinazionali, capacità ISR e unità modulari sul terreno. Gli Stati Uniti assumono il ruolo di garante della sicurezza regionale, ridimensionando l’Autorità Palestinese e bypassando la soluzione dei due Stati, offrendo un laboratorio globale per la gestione di territori urbani ad alto rischio geopolitico.

Nel cuore dell’Europa, l’evento ReBuild Ukraine – 5th International Exhibition | Conference – Construction & Energy si configura oggi come uno dei più sofisticati strumenti di diplomazia tecnico-industriale dell’Occidente.

Gli scambi, i vertici internazionali, sono pedine fondamentali per la cooperazione tra forze di polizia, ancor più se accomunate da “patrimoni genetici” simili, come avviene per l’Arma dei Carabinieri e la Gendarmeria francese, in questo solco può anche essere intesa la visita di Morel.

In Kordofan, every heartbeat of war measures the distance between artillery, drones, and international law. It is not merely a region of Sudan: it is a laboratory of modern warfare, where strategy, logistics, and international law intersect with surgical precision.

Il Kordofan è oggi un teatro operativo dove tattica, logistica, geopolitica e diritto internazionale convergono. Le forze regolari e le milizie locali si muovono tra artiglieria, mezzi corazzati, droni ISR e convogli logistici critici, mentre la protezione dei civili, ospedali, infrastrutture essenziali e risorse naturali è vincolata dalle Convenzioni di Ginevra e dal Protocollo I.

The persecution of Christians in Nigeria is not an isolated episode of religious intolerance but a strategic node of global instability. In a landscape where jihadism, ethno-pastoral conflict, and transnational trafficking converge, violence becomes a methodology of control, and faith a form of geopolitical resilience. The U.S.–Atlantic response defines a new paradigm: an integrated moral deterrence, blending religious freedom, intelligence, and power projection into a single doctrine of stability. The Cross thus ceases to be merely symbolic — it becomes a strategic compass, a measure of a system’s capacity to defend human dignity as an infrastructure of global security.

4 Novembre, la giornata dell’Unità, la giornata delle Forze Armate, che quell’unità vanno a sublimare con lo spirito di sacrificio che inevitabilmente le contraddistingue, diventa anche il giorno della lotta alla “disinformazia”, la disinformazione russa. Crosetto c’è

La persecuzione dei cristiani in Nigeria non è un episodio isolato di fanatismo religioso, ma un nodo strategico di instabilità globale. In un Paese dove jihadismo, conflitti etno-pastorali e traffici transnazionali si intrecciano, la violenza diviene metodologia di dominio e la fede, paradossalmente, strumento di resistenza geopolitica. In questo contesto, la risposta degli Stati Uniti e dei partner atlantici definisce un paradigma nuovo: una deterrenza morale integrata, in cui libertà religiosa, intelligence e proiezione di potenza convergono in una sola dottrina di stabilità. La Croce non è soltanto simbolo spirituale: diventa bussola strategica, indicatore della capacità di un sistema di difendere la dignità umana come infrastruttura della sicurezza globale.

La USS Gerald R. Ford e la riaffermazione dell’egemonia responsabile americana nel quadrante caraibico.